23 nov 2010

LANVIN for H&M


♥♥♥


Milena, Sara, Michela, non si chiede l'età, imprenditrice, imprenditrice (parrucchiera), mamma,
in negozio dalle ore 9.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
M/S/M: no, ma guarda che noi siamo andate da H&M scusa!
MJJ: è il designer di Lanvin...
G:aaaah, intendevi lui...beh, lui è un genio.

Martina, 22 anni, studente di Lingue e Lett. Straniere, in negozio dalle ore 10.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
M: non ho idea di chi sia.
MJJ: è il designer di Lanvin...
G:ah, bhe, no...io lo conosco per H&M. Ha uno stile diverso dagli altri...non tutti si metterebbero i suoi vestiti.

Ivan, 26 anni, stylist tv, in negozio dalle ore 13.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
I: no scusa, non ho capito...chi?
MJJ: è il designer di Lanvin...
I: be, mi piace per i fiocchetti e il papillon.
Non ho comprato nulla...non è rimasto un c****a quest'ora!


Grace, 18 anni, studente di liceo (mamma sapeva dell'assenza a scuola, era con lei)
in negozio dalle ore 7.30.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
G: (scuote la testa).
MJJ: è il designer di Lanvin...
G: emmm, si, cioè, mi piace perchè è fresca e giovane nonostante l'high profile del marchio.
Ho comprato una giacca, un trench, una collana, una pochette e 2 rossetti.


Giulia e Beppe, 24 e 43 anni, studente e direttore di banca, in negozio dalle ore 10.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
B: perchè ha saputo rinnovare lo stile di Lanvin mantenendone le caratteristiche originali.
MJJ: (sorride)
B/G:Ci siamo divertiti, abbiamo acquistato quello che ci piaceva...e ci è piaciuta molto!
Divertente!

Gioia, 27 anni, studente in giurisprudenza, in negozio dalle ore 11.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
G: (guarda attonita l'amica)
MJJ: è il designer di Lanvin...
G: E' innovativa.

Gianmaria, 19 anni, studente, in negozio dalle ore 11 (già tardi).

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
G: chi?
MJJ: è il designer di Lanvin...
G:ah, ok. La collezione carina, la donna perchè l'uomo faceva pena. Io e mia madre prima le guardiamo in internet e poi decidiamo cosa acquistare! (ride).
Abbiamo preso 2 giacche, 1 camicia, il papillon e altre cose non di Lanvin.

Clarissa e Federica, 21 anni, studente Giurisprudenza in Bocconi, in negozio dalle ore 08.30.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
C/F: (silenzio)
MJJ: è il designer di Lanvin...
C/F: ah si certo scusa...è pazzesco, l'ho vista e l'ho adorata subito. Binomio pazzesco a questi prezzi!
Ho comprato una giacca, un blazer, un pellicciotto non di Lanvin e la pochette.

Chiara, 22 anni, studente, in negozio dalle ore 08.00.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
C: no, scusa...non ho capito?
MJJ: è il designer di Lanvin...
C: aaah...(ride) si scusa, mi piace per i colori che ha utilizzato, strano per l'inverno!
Ho preso la maglietta...be, a 30 euro!


Benedetto, 27 anni, studente di design d'interni, in negozio dalle ore 12.

MOI JE JOUE: perchè ti piace ALBER ELBAZ?
B: Scusa?
MJJ: è il designer di Lanvin...
B: aaah....non so, ho sentito di questa collaborazione e sono venuto a comprare qualcosa.



Ebbene si, anche il fatidico giorno, che si è fatto attendere fin troppo, è giunto al termine.
Generazioni di donne (e di fidanzati con liste premurosamente compilate dalle loro ragazze "troppo impegnate pure per far shopping") strette e compatte, a gruppi di dieci alla volta con un braccialetto identificativo, con il tempo per l'acquisto scandito e improrogabile,
si sono unite insieme oggi 23 novembre 2010 negli store H&M per il grande evento:
la collezione di Lanvin per H&M.
Così ho deciso di raccogliere le sensazioni, le emozioni e qualche informazione da chi stava facendo il conto alla rovescia da settimane...count down più atteso di quello di capodanno o, ancora meglio, "dei giorni che mancano alla fine della scuola".
Ebbene...
...temevo in questo genere di risposte.
Per la maggior parte dei "fashion victim" (o presunti tali) che ho incontrato oggi,
Alber Elbaz potrebbe essere anche un mio vecchio amico di famiglia, il postino francese trasferitosi in un paesino italiano, il fruttivendolo o il barista tanto cordiale del bar sotto casa.
...
No, il concetto non è il "non conoscere il designer di Lanvin".

Il problema, purtroppo, è molto più ampio e radicato in tutta la società.

Dov'è finita la curiosità?
Dov'è finito il gusto di sapere, di essere informati, di conoscere, di andare più a fondo,
di avere il proprio punto di vista?

Ovviamente escludo la possibilità che tutti si trasformino in enciclopedie parlanti o tuttologi saputelli...per carità.
Semplicemente...

Perchè non provare a ritrovare la curiosità e il desiderio di saper guardare oltre quello che ci viene fatto scorrere davanti agli occhi, ciò che ci viene proposto sugli schermi dei nostri laptop, alla tv, sui cartelloni pubblicitari, nelle pagine delle riviste, ecc ecc ecc....?

Non di tutto, non di ogni argomento...ma almeno delle cose che ci piacciono dovremmo imparare ad esserne ancora curiosi.



grazie anche a te, arechriscna!

3 commenti:

M.M. ha detto...

e tu come la pensi?

Frankie ha detto...

Generazione di giovani troppo pigri per interessarsi e mostrare curiosità anche nei confronti di quelle che si pensano essere le proprie passioni. Portano evidentemente maschere appiccicate in faccia per sentirsi parte di un qualsiasi "gruppo sociale",devoti all'immagine e all'etichetta(spesso nel vero senso della parola),senza mostrare quel lato più interessante" dell'essere". Giovani disinteressati nei confronti di ció che li circonda.Ecco la nuova generazione di Italiani.

marta aresi ha detto...

La mia mamma, chi sia Alber Elbaz non lo sà, però le piacciono rouche, pattern coi fiori, i fiocchi, i volant,la bigiotteria. Gli abiti monospalla non le piacciono. Ma sono certa di averla vista più volte sfogliare le pagine di una qualsiasi rivista e di averla vista affascinata da questo o quell'altro pezzo provenienti a sua insaputa proprio dalle collezioni Lanvin.
Penso che sia positivo apprezzare un oggetto senza essere troppo dentro ai meccanismi degli 'addetti ai lavori' se così posso chiamarli. Vuol dire essere suggestionati da un'immagine, ancora prima di conoscerne la provenienza.
L'immagine del prodotto si sà, viene prima del prodotto stesso, è questo che crea la moda, non prodotti ma immagini.
La mia mamma certo non era alle 8 di mattina in negozio, perchè anche se le piacciono le stampe a fiori, non ha sentito la necessità di partecipare a questo evento, anche perchè non era assolutamente a conoscenza di tutto questo (grazie mamma).
Però in qualche modo capisco tutti quelli che invece erano lì, e collegano Lanvin ai fiocchetti e ai volant, piuttosto che al nome di un designer. Credo anche io ci sia una generale mancanza di curiosità, ma penso anche sia giusto che nei confronti della moda non ci sia da parte di tutti un'indagine e ricerca approfondita, ma rimanere semplicemente suggestionati dall'immagine.
La cosa che non mi piace a priori è l'operazione commerciale che H&M propone attraverso le varie collaborazioni da un paio d'anni a questa parte. Tutti pensano di potersi portare a casa un pezzetto di Lanvin, ma stanno comprando ancora solo e soltanto H&M. 'Solo e soltanto' non vuole sminuire H&M, ma è bene sottolineare che si tratta di un prodotto completamente diverso, di qualità, ricerca, scopo rispetto a Lanvin. Qui non si compra più quindi un'immagine ma solo e soltanto una firma (ribadisco, si pensa di comprare un firma).
La moda è rivolta a tutti ma non tutti la possono assimilare nella stessa maniera. Penso che non la moda abbia 'livelli' di percezione, dovuti a delle basi necessarie per capirla oltre che viverla (dal momento che tutti la vivono, nessuno escluso).
Penso ci sta non sapere chi sia Alber Elbaz. Mi impressiona invece sapere così tante persone coinvolte in questa strategia commerciale che interessa appunto il target H&M rifilando lo stesso prodotto a €300 invece di €30 (euro trenta = ragione d'essere e ruolo di H&M).

Mi è piaciuto leggere questo post sulla curiosità carente, è una cosa a cui penso spesso anche io anche se allo stesso tempo, parlando di curiosità e moda, mi spaventa un pò l'idea di un eccessivo interesse e approfondimento verso di essa. In quanto appunto affrontata a certi livelli si riuduce solo al tema dell' 'apparenza'.

Il nostro mondo contemporaneo passa sì per intero attraverso il visuale, e come dici tu fa cadere un pò le braccia il diffuso abbandono senza critica verso ciò che ci viene messo davanti agli occhi.

A presto Michelina! :-)