27 feb 2011

QUEL DOMMAGE!

MAL FAIT JHON


Dopo l'arresto, arriva la sospensione.

E' un brutto momento per John Galliano, stilista di Dior dal 1997, noto per essere uno degli "enfants terribles" della moda, sospeso dalla maison francese dopo la vicenda di Parigi, dove la notte di venerdì 25 febbraio è stato arrestato

(e poi rilasciato)

per aver rivolto pesanti insulti antisemiti ad alcuni clienti di un bar del Marais.

Secondo le prime e ancora confuse notizie, Galliano avrebbe aggredito verbalmente una coppia seduta sulla terrazza di un caffè di rue de la Perle.

Una vicenda oscura e molto imbarazzante per LVMH, il gruppo che controlla il marchio francese, e che ha deciso la sospensione di Galliano

«finché non sarà fatta chiarezza sulla vicenda»

con una linea di «tolleranza zero verso insulti o comportamenti antisemitici», come si legge nella nota firmata dal Ceo di Dior, Sidney Toledano.

Secondo quanto riportato dalla polizia parigina, i livelli alcolici nel sangue di Galliano erano decisamente sopra il limite consentito. Inoltre, in Francia le frasi antisemite sono un reato, punibile con sei mesi di carcere. Infine, il quartiere del Marais ha delle relazioni storiche con la comunità ebraica della città, e di recente vi è stato installato un memoriale con i nomi dei 76mila ebrei deportati dalla Francia durante la Seconda Guerra Mondiale.

L'avvocato di Galliano, Stephane Zerbib, ha fatto sapere che lo stilista «respinge formalmente le accuse di antisemitismo» e che «ora non è nello stato di rilasciare dichiarazioni».

Ora, le sfilate firmate Galliano - direttore creativo di Dior e della sua linea eponima - sono in calendario fra una settimana esatta a Parigi. Eppure la vicenda non deve essere proprio andata giù al patron di LVMH, Bernard Arnault, noto per il suo senso della disciplina, che aveva già riaddrizzato le eccentricità di Marc Jacobs da quando lo stilista americano era stato scelto per il marchio Louis Vuitton.


In realtà, già da tempo circolano voci su una possibile sostituzione di Galliano, che puntualmente, però, vengono smentite.

Ma forse la serata di Parigi le confermerà una volta per tutte.


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